GIOVANNI SPAGNOLI

Una vita lavorativa da impiegato con l’attenzione sempre rivolta verso il mondo dello spettacolo. Ha condotto per più di vent’anni una agenzia di spettacolo per orchestre ma alla fine quel che si è affermato nelle sue opinioni è stato il convincimento di potersi mettere  al servizio del teatro dialettale senza soffrire di complessi di inferiorità, in un mondo di drammaturghi dove, occorre riconoscerlo, qualche improvvisazione è sempre stata facile da riscontrare. Ed è andata meglio di quanto si potesse supporre in quanto si è capito subito che in lui c’era il commediografo ricercatore , nei fatti, della verità complessa e contraddittoria, sia attraverso il dialetto sia in lingua. Sì, perché la produzione letteraria di Giovanni Spagnoli, passato brillantemente il primo esame del dialetto, si è espressa (e si esprime ancora ) anche in lingua ed ha raccolto notevoli riconoscimenti ufficiali su entrambi i versanti letterari.

 Sarebbero innumerevoli le sue opere degne di menzione, valgano per tutte “E parsot de Signor”, “La mosca int e lat” e “ Una prè pr’e gran mur”, tanto per rimanere nel nostro campo dialettale. Spagnoli si è conquistato il suo definitivo spazio dagli anni ’70/80 scrivendo in collaborazione con Paolo Maltoni alcuni copioni rivelatisi poi vere pietre miliari del teatro dialettale  (“E nid dla farlota”, “La sumara ad Tugnara”, “E gos dla cocla”…) per poi proseguire individualmente la sua strada nel filone di un teatro non imbalsamato bensì alla ricerca di personali apporti espressivi in sostanziali moduli nuovi. Spesso troviamo Spagnoli impegnato a scrivere sulla contemporaneità sia per quanto riguarda i tratti umani che sociali e politici, ma notevoli sono anche le sue incursioni nella nostra storia. Dagli anni di “Rumagna d’una volta” a “Byron” a “L’ustarì dla mora” per arrivare al contesto storico di “Chilino e federèl”.

 Insomma siamo di fronte ad un autore a tutto tondo che con determinata incisività di linguaggio indaga dentro noi stessi permettendo, con soddisfazione, al pubblico che segue questo tipo di teatro di provare la sensazione di rivedersi sul palco. Solo una oggettiva difficoltà di comprensione della nostra parlata fuori dai confini di nostra competenza non consente ad autori quali Spagnoli , e anche Maltoni, di poter godere di più vasta fama.

Anche sul palcoscenico ha dimostrato notevoli doti interpretando magistralmente l'avv. Barracuda nella prima edizione di "E gòs dla cocla"