Guido Lucchini

 

Il commediografo dialettale Guido Lucchini nasce a Rimini il 2 Aprile 1925 in una famiglia di operai, ultimo di cinque figli. Il padre lavorava presso le officine "Grandi Riparazioni Locomotive", la madre era casalinga. Cresciuto nel borgo San Giuliano, nel '38 si trasferisce a San Giuliano Mare, anche detta “Barafonda”. A 17 anni inizia a svolgere la professione di operaio specializzato nelle Ferroviere dello Stato, mansione che pratica fino alla pensione.

I ricordi della guerra e delle sue tristi conseguenze ricorrono in alcune delle sue commedie e poesie.  La passione per il dialetto riminese nasce nell'età giovanile durante la quale inizia a scrivere poesie che declama in occasione dei matrimoni di amici e parenti. Dopo la fine della guerra, invece, si dedica alla stesura della prima commedia: "Turin int i suldé", seguita da "E' mat dla castlàza". Da quel momento, grazie al successo ottenuto, le sue opere diventano come le ciliege: una tira l'altra. Fra le sue commedie più note ricordiamo:"E pizardon dal stèli", "La butèga ad Pitron", "La fein de mand", "Aspité l'é cum'é murì", "E' bambòz", "Zvanì(Giovanni Pascoli)", "O la và o la spacca", "Baraca e buratèin",  "La cabala", "La piazéta dal purazi", "La vita l'é tott una cumedia", "E' giudizie universel". Nel 1973 è tra i fondatori della compagnia dialettale "E' teatre Rimnes". In quasi quarant'anni di attività ha collaborato con più di 100 fra attori e tecnici che si sono succeduti nel tempo.

 In tutto ha scritto 45 commedie, che gli hanno consentito di essere insignito di numerosi premi tra i quali quattro primi premi al concorso "Tribunato dei Vini di Romagna" di Faenza. Inoltre con la commedia "La vita l'é tott una cumedia" ha vinto il primo premio del concorso organizzato da F.I.T.A. a Perugia, premio che gli è stato consegnato dall'attrice Maria Grazia Cucinotta. Ha scritto anche quattro libri di poesie dialettali: "Barafonda", "Remin e Pu Piò", "Raconta Remin, Raconta...", "Vécia Palèda", nei quali approfondisce a suon di rime i temi principali delle sue commedie: la vita, i luoghi e i personaggi della Rimini di un tempo. Nel 1993 pubblica "E' Teatre Rimnes : vent'anni di teatro dialettale", che racconta l'esperienza vissuta durante la realizzazione e regia delle sue commedie.

Nel 2012 il Comune di Rimini gli conferì il Sigismondo d'oro "per essere stato un protagonista appassionato della vita culturale riminese….Per l’amore dimostrato nei confronti della sua Città che traspare con delicatezza nelle opere che, in dialetto, descrivono luoghi da sempre carichi di simboli e attenzioni come, ad esempio, la palata e la spiaggia….. Per essere un prezioso custode della identità, delle tradizioni e della storia di Rimini che riprende con garbo e genialità nelle commedie, nelle poesie e nei libri che ha scritto nel corso di questi splendidi e lunghi anni".

Si è spento nel 2019.