"Purtroppo sono il decano degli attori della Zercia, in pista dal ’53,prima ancora che la compagnia imboccasse decisamente la strada del dialetto (’56).Mi sono sempre  impegnato a rappresentare situazioni e personaggi in cui credo. Da cameriere a marchese, da sacerdote a oste, figura di marito strapazzato o ubriacone incallito. Ho costruito tutti personaggi che non ho mai subìto ma che mi sono calato addosso cercando di mantenere tutta la mia naturalezza. Un pensiero particolare va, fra i tanti, alla figura di Savién il baciapile avversario ideologico di Gigion perché, assieme a Gigion stesso, figura assolutamente verace e genuina di una Romagna passata, autentica, viva nella memoria delle tante persone che hanno seguito e partecipato emotivamente a questo capolavoro di Marescalchi".

Insomma -aggiungiamo noi estensori dell’articolo- tutta roba da grandi attori. (Da un'intervista del 2009)

 

GIOVANNI GAROIA

PROFESSIONE SEGNO ZODIACALE RESIDENZA
Pensionato Toro Forlì

E' in Compagnia dal 1956 ma già dal '53 era attivo nel “g.a.d. ENAL Arte e Lavoro”

In piena maturità Giovanni ha rivelato, artisticamente, un talento che troverà varie conferme in parecchie delle pagine più belle della nostra attività teatrale. Impossibile non ricordare Sburgnì de “E gos dla cocla”, Sbadajola de “Ridar da murì “, Ristì de “ E cumiè”, Savièn de “Gigiòn e va int i frè”… Un discorso a parte va fatto per la doppia interpretazione di Picò e Gigina ( sì, al femminile…) nella commedia “La pignata de Pasador”. Qui Garoia rivela tutta la sua poliedricità, il suo mestiere in una parola la sua arte. Questa capacità di adattamento alle trasformazioni, nel rispetto dei ritmi personali, lo ha portato anche alla creazione di veri e propri cammei di scena all’interno di altre commedie vestendo i panni di un conte, di un prete, di un marito sovrastato da una consorte invadente, di una straccivendolo…

Va riconosciuto a Giovanni il fatto che nel suo esprimersi teatrale non si è fermato ad un modo di recitare univoco, che si identifichi con uno stile, ma gli va riconosciuto che ha sempre cercato di parlare e muoversi a seconda del personaggio del momento. Una specie di ecletticità da palcoscenico che gli fa merito e che è alla base del prestigioso premio F.I.T.A.L.I.A attribuitogli nel 1991.

Per raggiunti limiti di età ha abbandonato le scene, ma rimane per la compagnia un esempio impareggiabile.

Nel 2010 ha ottenuto il Premio HESPERIA al Teatro "Dragoni" di Meldola.

LE FOTO

ANNO COMMEDIA PERSONAGGIO  
1956 La camisa dla Madona Doro  
1957 Cla bela famiuléna Tonino  
1958 Se ognòn badess a cà su Tistino nella prima edizione
1981 E nid dla farlota Zilòt nella prima edizione
1982 La sumara ad Tugnara Angiulì nella prima edizione
1983 E gos dla cocla Sburgnì  
1985 Gigiòn e va int i fre Savién nella prima edizione
1986 La tevla zòpa Fator  
1987 Ridar da murì Sbadajola nel 1991 premio nazionale F.I.T.A.  a Chianciano T. per il miglior attore
1988 La strè vécia par la nòva Gigì ad Savador nella prima edizione
1990 E cumiè Ristìn  
1991 Un scherz... da prit Giorgio ad Cornamusa nella prima edizione
1992 La pitéda Aristide  
1995 E pascià dla Valverda Pompeo  
1996 Quan che i s'inamora Tugnì  
1997 La Cabala comm. Ginestra  
1999 La pignata de Pasador Picò - Gigina  
2000 E pizgor dla nubilté conte Scarselli nella prima edizione
2001 A e mond a sbagliè tott Felice  
2002 Ines, Ada, Ida e 'e su fradèl don Angelo nella prima edizione
2006 Una vòlta in Rumagna marchese Cicchi  
2007 Chilino federel Gino  
2009 Zibaldòn rumagnòl scenette e poesie